Torna alla home

Cookie Policy

Cookies

Noi utilizziamo i cookie per rendere l’uso dei nostri Siti più semplice e per meglio adattarli ai vostri interessi e bisogni. I cookie possono anche venire usati per aiutarci a velocizzare le vostre future esperienze ed attività sui nostri Siti. Inoltre usiamo i cookie per compilare statistiche anonime aggregate che ci consentono di capire come le persone usano i nostri Siti e per aiutarci a migliorare la struttura ed i contenuti di questi Siti. Non siamo in grado di identificarvi personalmente attraverso queste informazioni.

Cosa sono i cookies?

Un cookie è un piccolo file di testo che i siti salvano sul tuo computer o dispositivo mobile mentre li visiti. Grazie ai cookies il sito ricorda le vostre azioni e preferenze (per es. login, lingua, dimensioni dei caratteri e altre impostazioni di visualizzazione) in modo che non debbiate reinserirle quando tornate sul sito o navigate da una pagina all'altra.

Come utilizziamo i cookies?

  • Cookie di sistema/sessione
    Funzione: Essenziali per il corretto funzionamento del sito (es. ID di sessione, scelta lingue, accettazione dei Cookie)
    Durata: Persistenti e di sessione

    Cookies:

    • codice univoco casuale: ha la finalità di velocizzare la navigazione del sito; è un cookie di sessione, che decade alla fine di ogni sessione di navigazione
    • joomla_fs e joomla_skin: memorizza le preferenze utente sulle dimensioni del font e sul layout, durata: 1 anno
    • displayCookieConsent: nel cookie è memorizzata l’accettazione espressa riguardo l’utilizzo dei cookies da parte del visitatore, durata: 1 anno

  • Cookies di terze parti
    • Googla Analytics
      Fornisce informazioni anonime / aggregate su dove andate e cosa fate sui nostri siti e su altri siti internet.
      Questa integrazione di Google Analytics rende anonimo il tuo indirizzo IP. L'anonimizzazione funziona abbreviando entro i confini degli Stati Membri dell'Unione Europea o in altri Paesi aderenti all'accordo sullo Spazio Economico Europeo l'indirizzo IP degli Utenti. Solo in casi eccezionali, l'indirizzo IP sarà inviato ai server di Google ed abbreviato all'interno degli Stati Uniti.
      Durata: Persistenti, di sessione

      Cookies: _ga, _gat

      Informazioni: Google Analytics

    • YouTube
      Alcune pagine del nostro sito potrebbero includere video di YouTube. YouTube installa un numero variabile di cookies per questi componenti.
      Durata: persistenti, di sessione

      Cookies: SID, LOGIN_INFO, use_hotbox, PREF, SSID, HSID, watched_video_id_list, __utma, __utmz, demographics, VISITOR_INFO1_LIVE

      Informazioni: YouTube


Come controllare i cookies?

Potete controllare e/o verificare i cookies come volete – per saperne di più, vai su aboutcookies.org. Potete cancellare i cookies già presenti nel computer e impostare quasi tutti i browser in modo da bloccarne l'installazione. Se scegliete questa opzione, dovrete modificare manualmente alcune preferenze ogni volta che visitate il sito ed è possibile che alcuni servizi o determinate funzioni non siano disponibili.

 

Il suono filmico

Trattamento dei materiali musicali e post-produzione del suono filmico: dall’incisione musicale alla trascrizione su ottico (Roma, International Recording, 1959-1973)

di Ilario Meandri

Più spesso disponibile a riconoscere vitalità e varietà del muto, l’indagine storica sul suono cinematografico successivo all’introduzione delle tecnologie sound-on-disc e sound-on-film nella seconda metà degli anni Venti inizia, e il più delle volte si conclude, con l’analisi degli standard tecnologici e dei processi produttivi propagatisi dall’industria cinematografica nord-americana. A parte rare eccezioni, nell’attuale letteratura il Vitaphone, il Movietone, l’RCA Photophone o altri sistemi concorrenti, o ancora, a partire dagli anni Cinquanta, l’introduzione del nastro magnetico nel processo di post produzione del suono a monte della trascrizione su ottico, l’era del Dolby, persino la più recente rivoluzione digitale, vengono presentati come strumenti universali, neutri, quando non astorici, mezzi dalle caratteristiche intrinseche indipendenti dal sistema produttivo e culturale nel quale vengono impiegati.

La ricerca recente mostra tuttavia che, per ogni epoca e per ogni cinematografia, il quadro ― culturale, artistico e tecnologico ― è molto più ricco e sfaccettato. Anche in presenza di standard codificati la storia del suono filmico è, primariamente, una storia di adattamento: diversi sistemi produttivi propongono prassi multiformi, soluzioni tecniche originali e altrettanto originali concezioni artistiche a esse intrecciate. In superficie, la rapida e capillare adozione di un’innovazione tecnica in tutto il mondo appare come un fatto globale; ma l’indagine più attenta descrive lo stesso fenomeno come un fatto locale e multiforme, determinato dall’incontro con prassi preesistenti in grado di proporre una risposta originale al cambiamento, quand’anche espressione di una resistenza o un’assimilazione sui generis.

I media sono pratiche sociali e politiche: in questo intreccio ci interessa descrivere la storia della tecnica e riconoscere le peculiarità artigianali e artistiche di ogni sistema produttivo. Comporre per il cinema significa, per il compositore, prendere parte a un processo industriale complesso, realizzato da figure tecniche e artistiche che, assieme al musicista, concorrono alla realizzazione della colonna sonora. Comporre per il cinema significa saper commisurare le esigenze poetiche e di espressione artistica del musicista a quelle, talvolta incerte, ma mai eludibili, di una committenza; significa saper mediare con i vincoli tecnici del mezzo, dal rispetto dei punti di sincrono, ai limiti imposti dal processo di incisione, o meglio, significa saper adoperare creativamente questi stessi vincoli.

Nell’ambito del progetto Cabiria la ricerca sul campo svoltasi a Roma a contatto con direttori generali degli stabilimenti, direttori tecnici, fonici di incisione musica, fonici di mix, rumoristi e sonorizzatori, ha permesso di ricostruire la prassi di post-produzione del suono dal dopoguerra ai giorni nostri mediante un’indagine sistematica sulle fonti orali e con speciale attenzione ai cicli di innovazione tecnologica di uno dei più importanti stabilimenti europei, l’International Recording (oggi Technicolor) nel periodo che va dalla sua fondazione al principio degli anni Settanta.

Dal punto di vista metodologico la ricostruzione del processo produttivo è complementare a una corretta impostazione filologica poiché spinge a interrogare con più consapevolezza l’eccezionale stratificazione tecnica della musica per film. L’indagine sul rapporto tra composizione, partitura e mezzi di incisione, sul rapporto tra il compositore e le professionalità che partecipano al processo è essenziale al fine di una migliore comprensione di questa forma d’arte e della specificità delle sue fonti.

Bibliografia: Ilario Meandri, International Recording (1959-1969). Indagine sulle memorie orali. Working paper n. 1, Torino, Kaplan, 2013, reperibile on-line all’indirizzo http://www.suonoeimmagine.unito.it/internationalrecording/index.html); Ilario Meandri, A History of Technique in Film Music and Film Sound Post-Production in Italy. Methodological Remarks Complementary to an Examination of Oral Memories, in Film Music: Practices, Theoretical and Methodological Perspectives. Studies around Cabiria Research Project, a cura di Annarita Colturato, Torino, Kaplan, 2014, pp. 187-219.

Come orientarsi

Eventuali richieste di consultazione e/o riproduzione vanno rivolte alle istituzioni che possiedono i documenti (cfr. sezione Localizzazioni dei record catalografici). Per gli indirizzi si veda la pagina Link.

Relazioni a convegni

 

 

  • Alessandro Cecchi, The Sound of Industry: Musical Experimentation in Italian Industrial Film during the 1960s (Music and Media 3rd Study Group Conference, Lisbona, Universidade Nova de Lisboa, 10-12 giugno 2011)
  • Marco Targa, Reconstructing the Sound of Italian Silent Cinema: Contexts, Praxis, Repertoires (Silent Film Sound: History, Theory and Practice, Kiel, Christian Albrechts University, 22-23 febbraio 2012)
  • Ilario Meandri, From the Marvellous to the Anti-Music: Film Music Clichés and Formulas from an Ethnomusicology Perspective (Music and the Moving Image VII, NYU Steinhardt, Steinhardt School of Culture, Education, and Human Development, 1°-3 giugno 2012)
  • Alessandro Cecchi – Maurizio Corbella, Experimentation, Documentation, Censorship: A Joris Ivens’s Industrial Film and the Italian National Broadcasting Television, Ilario Meandri, From the Marvellous to the Anti-Music: Film Music Clichés and Formulas in an Ethnomusicology Perspective, e Marco Targa, Reconstructing the Sound of Silent Cinema: New Documents for the Study of Music in Italian Silent Films (Music and Media 4th Study Group Conference, Torino, Università degli Studi, 28-29 giugno 2012)
  • Alessandro Cecchi, Topoi of Technology in Italian ‘Experimental’ Industrial Film (1959-1973) (International Conference on Music Semiotics – In Memory of Raymond Monelle, Edimburgo, The University of Edinburgh, 26-28 ottobre 2012)
  • Ilario Meandri, Per una storia della prassi, delle tecnologie e delle tecniche di post produzione del suono filmico in Italia: gli archivi sonori della rumoristica italiana, e Marco Targa, Ricostruire il suono del cinema muto italiano: contesti, prassi, repertori (La storiografia musicale e la musica per film, Venezia, Fondazione Ugo e Olga Levi, 15-16 marzo 2013)
  • Alessandro Cecchi, Head Titles and the Antinomies of Textuality: The Italian Industrial Film of the 1960s as Case Study, e Ilario Meandri, Ethnomusicological Cues on Trailer, Logo and Title Music: The Formulaic Reloaded (Titles, Teasers and Trailers, Edimburgo, The University of Edinburgh, 22-23 aprile 2013)
  • Ilario Meandri, 1967: The Year of the ‘Ambient Machine’: Local Adaption of Global Technologies in the Italian Film Sound Post-Production Process of the Late Sixties (nnRs: Music and Technology (post 1945), Greenville, Furman University, 31 maggio-2 giugno 2013)
  • Ilario Meandri, 1967: The Year of the ‘Ambient Machine’: Local Adaption of Global Technologies in the Italian Film Sound Post-Production Process of the Late Sixties (The 8th Art of Record Production Conference, Québec, Université Laval, 12-14 luglio 2013)
  • Alessandro Cecchi, Tra analisi della struttura audiovisiva e studio dei processi di significazione. Il caso del film industriale italiano degli anni Sessanta (X Convegno di Analisi e Teoria Musicale del GATM – Gruppo Analisi e Teoria Musicale, Rimini, Istituto Superiore di Studi Musicali “G. Lettimi”, 3-6 ottobre 2013)
  • Marco Targa, Verdi and Silent Cinema (Verdi’s Third Century: Italian Opera Today, New York, New York University, 9-13 ottobre 2013)
  • Marco Targa, La partitura per piccola orchestra delle musiche di Manlio Mazza per il film Cabiria (Pastrone, 1914): varianti e problemi di sincronizzazione (L’immaginario della Vestale nel cinema muto italiano degli anni ’10 (Jesi, Fondazione Pergolesi Spontini, 12 ottobre 2013)
  • Marco Targa, Verdi e il cinema muto (Verdi narrateur, Parigi, Université de Caen-Basse Normandie, 24-25 ottobre 2013)
  • Marco Targa, Verdi e il cinema muto (Dentro il cristallo arcano. Verdi on Screen, Universités de Fribourg et de Lausanne, 27-29 novembre 2013).

La Biblioteca privata Bruno Raiteri di Verolengo (Torino)

Costituita da oltre ottocento manoscritti musicali, quasi ottomila edizioni (sec. XVII-XX) e un centinaio di libretti d’opera e oratorio, la biblioteca privata di Bruno Raiteri, musicista e didatta nato a Trino (Vercelli) nel 1961, presenta un particolare interesse per quanti si occupano di musica piemontese (oltre trecento i compositori nati o vissuti in Piemonte ad essere testimoniati da almeno una composizione).

Tra i nuclei che meritano una segnalazione figurano i manoscritti di musica sacra e profana per banda risalenti alla seconda metà dell'Ottocento e provenienti da varie bande musicali piemontesi, e il fondo del compositore Angelo Tortone (Cambiano, Torino, 1884 – Torino, 1973), comprendente quasi tutta la sua produzione (con partiture autografe). Tra i singoli documenti vale la pena di citare la rara edizione del Metodo per chitarra di Francesco Molino pubblicata a Torino dai fratelli Reycend all'inizio dell'Ottocento; presenti inoltre due lettere autografe del violinista Antonio Bazzini.

Eugenio Raiteri, che diede inizio alla collezione, è il primo da sinistra

La biblioteca include un consistente gruppo di documenti musicali per film databili dagli anni Venti agli anni Settanta del Novecento, in parte provenienti dal fondo del padre di Bruno, Eugenio Raiteri (Giarole, Alessandria, 1930 – Casale Monferrato, Alessandria, 2003), in parte acquistate in anni recenti (per le acquisizioni successive alla conclusione delle attività di censimento e catalogazione del progetto Cabiria si rinvia agli elenchi in formato PDF).

Nuove acquisizioni musica a stampa
Nuove acquisizioni musica manoscritta

Alcune musiche per film della raccolta sono ora oggetto di esecuzione e registrazione da parte dell’Orchestra Melodica Aurora, fondata dallo stesso Bruno Raiteri nel 2013.

Per informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. ; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.